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Simone Trimarchi

giovedì 24 maggio 2007

Troppo lontani per Cannes…


Secondo voi, quanto dista Roma da Cannes? Quanto ci vuole, se ci si mette di buona volontà, ad arrivare sulla Costa Azzurra partendo dalla Città Eterna?
La risposta è facile….troppo! Soprattutto se a dover percorrere la distanza non è una macchina ma il nostro cinema. In questo caso la distanza si dilata sempre più, fino a diventare uno spazio immenso.
Ha infatti avuto inizio da pochi giorni il sessantesimo Festival del cinema di Cannes, e per l’occasione noi non siamo stati invitati. Moltissimi sono i film che partecipano alla manifestazioni, alcuni arrivati direttamente dall’impero del sol levante, ma da Cinecittà assoluto silenzio.
Certo, possiamo consolarci pensando che almeno qualche attore made in Italy è riuscito ad “imbucarsi” alla festa, ma comunque questo non cancella il fatto che siamo stai completamente snobbati.
E volete sapere di chi è la colpa di tutto questo? Ancora una volta la risposta è molto semplice….nostra!
Sonno anni oramai che il nostro cinema sforna film mediocri, se non addirittura assolutamente brutti, che hanno annoiato un po’ tutti.
È passato il tempo del grande Sergio Leone e dei suoi Western, di Totò e delle sue battute, di Rossellini e della sua “Roma città aperta”. Ormai il pubblico italiano si emoziona per Scamarcio e per le storielle alla “tre metri sopra il cielo….”, film dove le ragazze piangono e i ragazzi ci provano facendo finta di apprezzare.
Ma se tutto questo può andare bene per noi, di certo non può andare bene per Cannes. Laggiù, sulla Costa Azzurra, non le vogliono le nostre storie strappalacrime, i nostri film tutti uguali dove l’unica differenza un po’ sostanziale è il nome diverso del protagonista.
Spero che questo faccia aprire un po’ gli occhi ai nostri registi, ai nostri sceneggiatori, a tutti i ben pensanti che subito hanno preso la nostra esclusione come una immotivata offesa, un terribile sgarbo.
Il cinema italiano sta lentamente morendo, ma sembra che a noi vada benissimo così. Ed è questa la cosa veramente tragica; che noi siamo capaci di fare bei film, ma sembra che ultimamente ce ne siamo dimenticati. E finchè non torneremo a ricordarci come si fa, Cannes sarà sempre troppo lontana per noi!

Michele
Nisi


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