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Simone Trimarchi

martedì 22 maggio 2007

Italia da scoprire: Perugia

-pubblicato maggio-

Italia da scoprire: Perugia
Si dice come l’Umbria sia il “cuore verde dell’Italia” e in effetti per raggiungere in treno la città di Perugia si attraversano colline e si intravede il lago Trasimeno, immerso nella natura. Si arriva poi alla stazione che rimane in basso, ai piedi della collina, occorre poi prendere un bus che tra mille curve porta fino alla parte antica della città, sulla sommità della collina. Da lassù il panorama è splendido, un tappeto ondulato verde che si perde in lontananza, punteggiato qua e là da paesi e chiese arroccate. È piacevole camminare per le strade del centro storico, è tutta una zona pedonale, le macchine e l’architettura moderna non sono arrivate tra queste costruzioni antiche in pietra, i bei palazzi storici, come il Palazzo dei Priori, la Fontana Maggiore ed la Cattedrale di San Lorenzo non sono stati intaccati dal secolo presente, e sembra di essere tornati indietro al tempo del rinascimento. Si può proporre un giro nella Galleria Nazionale dell'Umbria che si trova all’interno di uno dei più bei palazzi sulla via principale, in essa trova spazio un’importante collezione, la più completa della regione Umbria, che espone in sequenza cronologica e articolata per scuole la produzione di artisti operanti sul territorio dal XIII al XIX secolo. Il percorso inizia con la scultura duecentesca, testimoniata tra l'altro dalle cinque sculture di Arnolfo di Cambio, eseguite tra il 1278 e il 1281 per una scomparsa fontana pubblica. La pittura umbra prima dell'avvento di Giotto ha come protagonista il Maestro di S. Francesco (Croce, 1272); di grande rilievo anche il "dossale" di Vigoroso da Siena (1291).Tra le opere del '300, "Madonna col Bambino" di Duccio di Buoninsegna e il "polittico di Montelabate, firmato da Meo da Siena verso il 1317. Tra le grandi espressioni del rinascimento fiorentino, "il polittico di S. Domenico" del Beato Angelico e "il polittico di S. Antonio" di Piero della Francesca. Tra gli altri autori, assumono particolare rilievo nel percorso espositivo le opere del Perugino, tra le quali la "tavoletta" (1473) facente parte della cosiddetta nicchia di S. Bernardino e il "polittico di S. Agostino", capolavoro della maturità. Allievo del Perugino, il Pinturicchio è presente tra l'altro con l'imponente "pala di S. Maria dei Fossi" (1495-96).La pittura del '500 è documentata da autori locali come Domenico e Orazio Alfani, da Raffaellino del Colle e dal fiorentino Giovanbattista Naldini. Il Seicento vede come protagonisti Ventura Salimbeni (La Vergine col Bambino e S. Giovannino), Orazio Gentileschi (S. Cecilia che suona la spineta) e altri; per il Settecento sono esposte opere di Sebastiano Conca e Pierre Subleyras.
Dopo questo affascinante percorso nell’arte dei secoli scorsi passeggiando per le strade si possono incontrare moltissimi giovani, infatti Perugia ha una particolare vocazione universitaria, che fin dal XII secolo ha accolto studenti forestieri provenienti da tutta Europa. È presente una Università per Stranieri che mira a diffondere la lingua e la cultura italiana, sono poi presenti moltissime facoltà, (solo la facoltà di Ingegneria è un po’ decentrata, in mezzo alle colline) senza dimenticare il Conservatorio di Musica e l’Accademia di Belle Arti, che è una delle più antiche italiane. Da vedere è anche la città sotterranea, cui si può accedere liberamente tramite un sistema di scale mobili. Ci si lascia facilmente tentare dolcemente dal cioccolato esposto nelle vetrine delle pasticcerie del centro, che ha il suo massimo nella manifestazione “Eurochocolate”, cioè una rassegna internazionale dedicata al cioccolato, che trasforma la città in un’animata cioccolateria all’aperto, nel mese di ottobre. Si ricorda ancora l’appuntamento con “UmbriaJazz Festival” , una della principali manifestazioni d’Europa che per 10 giorni a Luglio propone un fitto calendario di concerti, oltre a sagre, feste e corse podistiche che riempiono tutti i mesi dell’anno. Una città che offre tante cose da fare e vedere!
Federica T.

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