Benvenuto

Benvenuti sul Blog del VVR!

La versione online del giornale del Campus Universitario di Savona



A volte ritornano...

Dopo alcuni mesi di inattività dovuta a qualche problema tecnico e qualcun'altro più spinoso di genere burocratico, eccoci tornati ad animare la vita al Campus con i nostri frizzanti articoli!

Attualità, eventi, cronaca, politica e poesia torneranno sotto ai vostri banchi per aiutarvi a passare indenni interminabili ore noiosissime di lezione!

VVR è il giornale di chi, come voi, vive con passione l'esperienza universitaria al Campus.

Seguiteci... Non ne rimarrete delusi!

Simone Trimarchi

martedì 22 maggio 2007

“Che Master Che Fa”

-pubblicato maggio-

“Fabio Fazio al Campus di Savona per inaugurare il Master in Programmazione e Produzione radiofonica e televisiva, e per tenere una delle prime lezioni”. Era proprio questa la notizia che girava da un po’ tra gli studenti e che, poco prima del 26 marzo, è stata confermata dagli organizzatori del Master.
Ebbene sì, tutto vero, il celebre conduttore di Rai 3 ha inaugurato Lunedì 26 marzo il Master di 1° livello organizzato dall’Università con la collaborazione della Spes e il finanziamento della Provincia, tenendo una lezione dal titolo “Fazio e la televisione”, nella palazzina Branca del nostro Campus.
Non molti gli studenti ad attenderlo, anche per la poca pubblicità che è stata fatta del suo arrivo, e quei pochi, appostati all’entrata della palazzina, speranzosi di riuscire ad ottenere il permesso per poter assistere alla sua lezione, si sono dovuti accontentare solamente di un saluto.
A pochi giorni dalla consegna del premio “E’ giornalismo”, per lo stile e l’educazione tipiche delle sue interviste, e alla vigilia della vittoria dell’Oscar della Tv, per il suo “Che tempo che fa”, come trasmissione dell’anno; il popolare conduttore di Rai3 è venuto a vedere “che tempo faceva a Savona”, e per la prima volta, nella sua città, è stato lui a salire in cattedra.
Tante sarebbero state le domande che molti di noi avrebbero voluto fargli, soprattutto in questo periodo in cui il suo programma è diventato uno dei più importanti nel panorama televisivo italiano.
Elogiato per la sua grande capacità di portare in tv persone di grandissimo livello che non si vedono mai sui teleschermi, riuscendo a farne emergere soprattutto la loro umanità; ma anche criticato da chi lo considera troppo buonista e servizievole nei confronti dei suoi ospiti ai quali, dicono, non ponga mai domande “scomode”; Fabio Fazio resta oggi, soprattutto in questo periodo televisivo, in questa televisione sempre più volgare, uno dei migliori conduttori, e a chi gli pone delle critiche risponde rivendicando fermamente il “piacere della conversazione” e la volontà di non cercare lo scontro con chi ha di fronte, ma bensì il dialogo. Anche per questo il suo programma, sempre più spesso, viene definito una sorta di “isola educata”, una “boccata d’aria fresca” all’interno della televisione italiana, sempre più ricca di scontri, litigi e dibattiti non sempre civili. Un programma nato non troppo facilmente, che in origine ha dovuto lottare con gli indici di ascolto, ma che oggi, a distanza di circa quattro anni dal suo debutto, ha saputo assicurarsi un posto d’eccellenza. Chiaro ed ottimo esempio di infotainment, ovvero di quella “fusione”, a volte anche positiva, che può avvenire tra informazione ed intrattenimento. Già, proprio l’intrattenimento, e in questo caso, non si può non prendere in considerazione l’ormai celeberrimo intervento domenicale di Luciana Littizzetto, in grado addirittura di raddoppiare i dati d’ascolto, e di tenere incollati al teleschermo circa otto milioni di telespettatori. Il “duetto” tra Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, molti amano definirlo così, un quarto d’ora di puro divertimento in cui la vera protagonista non è solo la celebre comica, ma anche il conduttore, perfetta spalla al monologo della Littizzetto. Sembra davvero che non conosca nulla di quello che lei andrà a dire, (e forse è proprio così!), la sua faccia che si scandalizza davvero alle esclamazioni, a volte un po’ colorite, della comica torinese, è davvero imperdibile. Il classico bravo ragazzo imbarazzato per le affermazioni di una comica impertinente, momento eccezionale, quasi perfetto.
Eh già…il classico bravo ragazzo, perché in realtà a lui non dispiace fare il bravo ragazzo, e diciamo che gli viene anche bene; anche se molti non la pensano così e non sopportano proprio questa sua aria da “primo della classe”. Indipendentemente dalle critiche, però, basta schiacciare gli altri tasti del telecomando e vedere sconosciuti appena usciti da una casa di Cinecittà che litigano in uno studio la domenica pomeriggio, o cosiddetti “opinionisti” che discutono animatamente in un “Arena”, sotto la guida di un Giletti qualsiasi, per capire che, forse, c’è di peggio.

Nessun commento: