Benvenuto

Benvenuti sul Blog del VVR!

La versione online del giornale del Campus Universitario di Savona



A volte ritornano...

Dopo alcuni mesi di inattività dovuta a qualche problema tecnico e qualcun'altro più spinoso di genere burocratico, eccoci tornati ad animare la vita al Campus con i nostri frizzanti articoli!

Attualità, eventi, cronaca, politica e poesia torneranno sotto ai vostri banchi per aiutarvi a passare indenni interminabili ore noiosissime di lezione!

VVR è il giornale di chi, come voi, vive con passione l'esperienza universitaria al Campus.

Seguiteci... Non ne rimarrete delusi!

Simone Trimarchi

martedì 26 febbraio 2008

I PREMI OSCAR: PERCHE' TANTO INTERESSE?

L’ottantesima edizione dei premi Oscar sarà ricordata principalmente per due cose: l’accordo raggiunto con gli sceneggiatori in sciopero, che “minacciavano” fino all’ultimo momento di far saltare la cerimonia, e la contesa tra due pellicole violente aventi contenuti difficili come “Non è un paese per vecchi” dei fratelli Coen e “Il petroliere” di Paul Thomas Anderson.
Come prevedibile, l’opera dei Coen ha vinto quattro statuette importanti (miglior film, miglior regia, miglior attore non protagonista, miglior sceneggiatura non originale), mentre il lavoro di Anderson ne ha conquistate solo due (miglior attore protagonista e miglior fotografia).
Anche se personalmente preferisco il film di Anderson, è comunque indubbio che il lavoro di Joel ed Ethan Coen è molto apprezzabile e fuori dagli schemi per questo tipo di premi.
A dire il vero, negli ultimi anni l’Academy Awards si è distinta per aver premiato nella categoria principale opere scomode, violente e socialmente impegnate, quali “Million Dollar Baby”, “Crash” e “The departed”, quasi escludendo lavori zuccherati e buonisti, quelli che nelle precedenti edizioni di solito andavano per la maggiore.
Questo premio, infatti, non sempre è andato al film o al regista migliore, basti pensare che artisti come Chaplin, Welles, Kubrick ecc. non hanno mai vinto un Oscar nè per le loro opere, nè per le loro regie.
Se tutto ciò è vero, come mai il premio Oscar è considerato così importante e ha un grande potere d’attrazione anche nei critici più ostili e severi?
Le risposte a questa domanda si possono riassumere in tre punti: in primo luogo, ad affascinare il pubblico di tutto il mondo è il glamour della serata di premiazione, in cui si vedono divi e dive con abiti eleganti e firmati, che rappresentano un mondo e un sogno talmente irraggiungibile per chiunque, da farci dimenticare per una serata la nostra realtà quotidiana, dandoci l’illusione di raggiungere un pochino l’universo migliore di quelle star; il secondo punto sta nel fatto che l'Oscar, fondato nel 1927, ha attraversato quasi tutta la storia del cinema e, in parte, anche quella del novecento, rappresentandone gli umori, le idee, i sogni e le problematiche; terza ed ultima risposta si basa sulla constatazione che gli Academy Awards rappresentano e racchiudono il cinema nelle sue tre principali componenti possibili (attività industriale che mira a fare soldi; mass media capace di trasmettere emozioni e messaggi sociali/politici ai cittadini; forma artistica moderna “popolare”). Purtroppo gli Oscar hanno sempre contato leggermente di più il cinema come business e marketing, piuttosto che come arte o mezzo di comunicazione di massa. In questi anni, però, la rotta sembra cambiare e speriamo che continui così.

mercoledì 13 febbraio 2008

Sondaggio: Quale titolo vi piace di più?

Uno dei punti fondamentali su cui la redazione al completo si è trovata d’accordo è stato quello di cercare di rendere gli studenti partecipi nella realizzazione del giornalino. Come negli anni precedenti chiunque potrà scrivere sul blog un proprio articolo che sarà visibile da tutti, ma, da questo numero, verrà introdotto un sondaggio riguardante un importante cambiamento che vorremmo effettuare riguardo al giornale. Per fare ciò abbiamo bisogno del vostro aiuto!
È, a nostro avviso, il modo migliore per inaugurare un intensa collaborazione tra di noi, per far si che abbiate la possibilità di esprimervi e di sentire il giornalino un po’ più vostro.
Il tema di questo mese è il titolo. "Quelli che il campus" è ormai collaudato ed è presente da tanto tempo… Ma…. Vi piace? Volete cambiarlo o sentite che vi rappresenta? Ora avete la possibilità di decidere! Abbiamo pensato a sei alternative tra le quali potrete scegliere: voi dovrete semplicemente selezionare, nella barra a sinistra di questo blog, l’opzione preferita e cliccando su "mostra risultati" potrete conoscere l’andamento del sondaggio. È un metodo sicuro e democratico che non lascia spazio a manipolazioni o trucchi. Dal prossimo numero utilizzeremo il titolo da voi scelto e pubblicheremo il risultato del sondaggio! Detto questo non vi resta che votare… a voi la scelta!
1. Vado, Vedo, Racconto.
2. La finestra sul Campus.
3. Punto Zero.
4. Giornalisti per caso.
5. Quelli che il Campus.

Mi raccomando votate! Al prossimo mese con il risultato!
Il capo redattore
Trimarchi Simone