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Simone Trimarchi

lunedì 17 marzo 2008

TRAGUARDO

E’ successo. Lo sto tenendo in mano proprio adesso,con le dita sfioro la pagina lucida. Lo sfoglio,lasciando scorrere lo sguardo su ogni parola,ma senza realmente vederle. La mia mente è altrove,a ricordare. Vedo ogni scena come dall’esterno,ma riconosco le emozioni di quei momenti. Momenti in cui le pagine che tengo in mano non esistevano,non materialmente almeno. La loro essenza però era già nelle nostre menti,dal momento in cui ci siamo accorti di avere un interesse comune,dal momento in cui abbiamo imparato a conoscerci,dal momento in cui siamo diventati un gruppo prima di una redazione. Mi sembra incredibile il potere che ha avuto su di noi l’idea di qualche foglio e dell’inchiostro,monopolizzando le nostre conversazioni,il nostro tempo e i nostri pensieri. La cosa più bella è che non è stato un compito o un lavoro,non una questione discussa distrattamente ad una riunione,ma qualcosa di cui abbiamo parlato e fantasticato ovunque:in aula come a mensa,in treno come su MSN e sì,anche alle riunioni.

Abbiamo progettato,esposto nuove idee,pianificato e il tutto divertendoci.

Abbiamo rispettato le riunioni nei giorni in cui eravamo preoccupati per gli esami; in quelli in cui ognuno di noi aveva altri impegni e sperava di arrivare presto a casa; il giorno in cui una pioggia torrenziale ha cercato di impedircelo e siamo rimasti tutto il giorno a gocciolare finchè non eravamo così bagnati da smettere di preoccuparci; i giorni in cui la riunione era l’unico motivo che ci portava a Savona,anche se alcuni di noi devono affrontare ore di treno. Insomma,nonostante tutto questo ne è valsa la pena e il risultato è qui fra le mie mani.

Mentre pensavo sono arrivata all’ultima pagina e finalmente la mente si concentra su cosa sto leggendo. Sono colpita,non perché sotto al titolo “Redazione” scorgo il mio nome,ma perché vedo i nostri nomi,tutti insieme,vicini.

Mi rendo conto che quella è la prova di quanto abbiamo passato insieme,di come ci siamo impegnati,di come ci siamo divertiti. Adesso lo potranno vedere anche gli altri. Mi scopro a sorridere e alzo lo sguardo,volgendolo intorno. I volti dei miei amici,e colleghi, sono chinati sugli stessi fogli che tengo in mano,ma ciò che mi colpisce di più sono i loro volti. Vi leggo l’entusiasmo,la soddisfazione e l’orgoglio,ma ciò che credo sia più forte in tutti è la consapevolezza di aver raggiunto l’obiettivo che ci eravamo posti e che per qualcuno era un sogno. Fra un momento probabilmente ci abbracceremo ed esulteremo per aver raggiunto il nostro traguardo,ma la cosa più bella è che è anche un meraviglioso inizio. L’inizio del V.V.R.

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