Arhat Teatro
Giovedì 13 Dicembre il Prof. Pellerey ha invitato il gruppo dell'Arhat Teatro per una dimostrazione pratica del training che sta dietro ad ogni loro spettacolo.
Pierluigi Castelli e Samuele Farina, fondatori del gruppo stesso nel 2005, rispettivamente come insegnante e allievo, hanno intrattenuto i presenti con dimostrazioni pratiche che gli studenti avevano studiato solo sui libri, chiarendo loro le idee.
In mattinata Pierluigi Castelli ha raccontato alcuni episodi della sua vita legati a quello che poi sarebbe diventato il suo mondo; ha parlato dell'istruzione nelle scuole, del ruolo del formatore, del gruppo teatrale Daidalos da lui diretto, della collaborazione con il Teatro Tascabile di Bergamo e di spettacoli teatrali ai quali ha assistito, uno in particolare: “L'incontro con l'Odin mi ha cambiato la vita, è stata l'esperienza più straordinaria e lo penso ancora dopo trent'anni. Durante quello spettacolo quelle otto persone, quegli otto corpi mi hanno rovesciato addosso una valanga di emozioni e parole di cui non capivo nulla: solo dopo ho scoperto che parlavano una lingua indios antica”. Nel pomeriggio Castelli ha chiesto a Samuele di dare dimostrazioni pratiche di ciò che spiegava a voce, mostrando tutte le varie fasi del training e permettendo così a coloro che assistevano di farsi un'idea più precisa del Terzo Teatro. Dopo aver chiarito vari concetti, ha illustrato l'importanza della concentrazione e la sintonia che deve esserci fra corpo e mente, in particolare durante gli esercizi di acrobatica (menzionando il libro “Tracce” di Roberta Carreri nel quale l'attrice affermava che durante quegli esercizi il pavimento era il suo maestro) , il “normale” in rapporto alla recitazione e il rapporto dell'attore con lo spazio e la scena.
In conclusione hanno mostrato una scena dello spettacolo “Ararat”interpretato da Samuele e diretto da Pierluigi che hanno presentato in prima nazionale al Teatro Tascabile di Bergamo. Lo spettacolo tratta della storia del diluvio universale intrecciato ad un mito babilonese e al racconto di uno sciamano. La scena riproduce un' arca all'interno della quale gli attori recitano e il pubblico assiste, ma in questo caso si è svolto nello spazio messo a disposizione dalla biblioteca dell'università.
L'intera giornata è stata interessante e appassionante e questo è dimostrato da coloro che si sono intrattenuti ad ascoltare le spiegazioni di Castelli e a osservare lo spettacolo di Farina anche oltre l'ora programmata.
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