OpenDay: l'attenzione non è mai troppa...
Giovedì 28 e venerdì 29 Febbraio si è tenuto l’Open Day, che è servito agli studenti universitari del futuro a farsi un'idea più chiara di cosa li aspetterebbe se decidessero di iscriversi alle facoltà disponibili. Il fulcro della presentazione è avvenuto in biblioteca, dove erano presenti diversi stand, e in un tour guidato. Pur apprezzando la descrizione dettagliata dell’evento, curata sul sito
ufficiale del campus, e gli enormi sforzi organizzativi fatti da SACS, SPES e Università, ci sono state mancanze nella gestione dell’evento. In primis vi è stata una carenza a livello comunicativo: gli studenti già iscritti all’università e frequentanti il Campus non sono stati adeguatamente informati dell’evento: non sono stati distribuiti volantini, non sono state fatte comunicazioni ufficiali, se non per due cartelloni affissi il giorno prima; unica eccezione è stata la
biblioteca che ha “avvisato” gli studenti dell’occupazione dei locali nei giorni successivi. Rimanendo in biblioteca, si è potuto notare come la distribuzione degli stand sia stata talmente efficace che due studenti risultano ancora ad oggi dispersi: di loro si sa solo che cercavano alcune semplici informazioni per iscriversi. Probabilmente sono stati distratti da uno stand, posto in bella vista all’entrata, che esponeva cosmetici: come se un ragazzo, in cerca di conferme sul suo futuro, potesse trovare risposte ai suoi dubbi in una crema antirughe. Davvero molto pertinente! Un’attività ha catalizzato l’attenzione, un’attrazione unica, travolgente, rivoluzionaria e trasgressiva: un computer. Avete presente le code alla Posta quando dovete pagare le bollette il primo del mese e la vecchietta di turno blocca la fila da ore, cercando una moneta da due centesimi in un immenso portafoglio? Ecco, questo è nulla rispetto alle file formatesi davanti all’oggetto del desiderio, in cui studenti, stanchi e stremati, attendevano ore ed ore per poter
svolgere un quiz che gli avrebbe indicato la facoltà più adatta ai loro interessi. Bisogna spiegare a tali persone che, per questionari simili, esiste anche internet. Come in ogni horror che si rispetti, anche a Savona aleggia la presenza di un fantasma, presenza misteriosa ed oscura, quella di un fantomatico video di cui non si hanno informazioni, né sulla sua collocazione né sui suoi contenuti.
Si dice che questo fantasma, tutte le sere a mezzanotte, tormenti con la sua inquietante visita i corridoi degli alloggi del Campus. Sono vittime di questa spettrale presenza/assenza anche gli utenti della rete, su cui appare tramite You Tube, senza però che nessuno venga avvisato dell’incombente pericolo. Tra tour, stand, presentazioni, cosmetici, video, questionari, cartelloni,
colloqui etc., sembra che, tra tutte le attività proposte, quella più gettonata sia stata la colazione al bar!
1 commento:
http://flickr.com/photos/robertamilano/2343318972/
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